Aspirante Hunter
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Oggi faccio il troll.. concordo su quanto si dice sui cambiamenti in un'opera lunga, davvero io nn mi strappo i capelli per le copertine di dieci anni fa in cui magari Oda fa un'anticipazione di qualcosa di oggi.. sono giochetti da prestigiatore e nn significano che Oda aveva pensato tutto 20 anni fa, ce lo dice il manga, ed è comprensibilissimo, un autore nn può tenere il filo, e può legittimamente cambiare idea e stufarsi dell'idea originale. Forse meglio così, che vedere Inoue fermarsi perché nn vuole o nn riesce più a fare Vagabond.. pregi e difetti nei due modi di andare avanti. Il problema è che sono autori che sono andati oltre quello che dovevano, per i motivi più disparati. Poi come Oda cambia, aggiusta, alla fine umanamente lo capisco.. il troll lo faccio quando ammetto che mi viene da sorridere, quando per giustificare la coerenza dell'opera si citano numeri come il 624 o il numero 813 etc. etc.. dopo 600 numeri un'opera l'hai già snaturata. Dico sempre che per me Joyboy in One Piece nn esiste. Devo affrontare la realtà di Nika quotidianamente, perché vedo Luffy in quella forma, ma che dopo 600 numeri si tirino fuori cose di quella entità, porta me lettore a fare due cose, un po' come lo scrittore: 1) chiudo One piece; 2) leggo e faccio finta che nn esistono quelle parti. Cioè cambio l'opera esattamente come l'autore cambia le cose in corsa. Il mio è un giochino mentale. Il suo concreto. Su alette di Fumo, cambiamento di rappresentazioni grafiche di stessi eventi, risvegli, etc. Oda ha tutta la mia giustificazione. Un autore cambia, cresce, ai annoia. I retkon per riportare in auge personaggi tirati fuori troppo presto, giustissimi, specie quelli di Croco etc.. cioè se si preferisce i Madara che uccidono con i cloni i più forti capi dei villaggi tutti insieme, beh sì hanno le idee confuse, come lettori, secondo me. Meglio la coerenza di Oda, i big, sono tutti big, ci sono un paio di Fuoriclasse, ma gli altri sono tutti campioni. E a posteriori, anche se, come detto, certi cambiamenti di trama, nn mi piacciono, penso siano necessari per un autore che scrive per mille mila numeri.. sono proprio salutari per la sua mente. Sopravviveremo alla fine sia alle sue fiammelle nere sui risvegliati, sia ai suoi Joyboy, ricordandoci alla fine le cose che ci hanno divertito(momento filosofico arrivato)..
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