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Il vento stormisce tra gli alberi, facendo risuonare la vegetazione di note malinconiche ed effimere.
La luna risplende nell'oceano sospeso del cielo, vuoto di stelle e nubi.
Shi Xing, gli occhi fissi sul firmamento, sospira.
-E' splendida...-mormora amaro e la sua voce pare disperdersi nel vento. Guardare quel magnifico astro è per lui un'amara consolazione...
Ravviva il ricordo e ne accentua l'asprezza...
La sua luna ormai ha perso il suo splendore.
Ming Yue è morta.
E tutto è accaduto per punire lui, colpevole di avere rinnegato le idee ingiuste degli dei.
Stringe il pugno. La sua mente è tormentata dal ricordo degli occhi ciechi della sua luna, sbarrati in una espressione di terrore...
Vorrebbe piangere, ma il fuoco dell'amarezza ha asciugato le sue lacrime prima ancora che esse erompessero dai suoi occhi.
Shi Xing chiude gli occhi e la sua mente si perde nell'abisso dei ricordi, cercando il triste conforto di memorie felici.
Ride di sè. Anche questo è un comportamento degli umani che, grazie a Ming Yue, ha imparato ad amare.
Essi cercano il conforto di un passato felice, che si tinge di dolcezza quando i contorni, prima netti, scoloriscono.
E, lentamente, la sua mente is abbandona all'abisso dolceamaro dei ricordi
Sono entrambi seduti su un prato, immersi nella contemplazione sensoriale del paesaggio attorno a loro.
Ming Yue ha la testa appoggiata sulla sua spalla e Shi Xing fissa la luna.
E' magnifica, pensa.
Ma la ragazza che, fiduciosa, si stringe a lui è ancora più bella.
Sospira. Da quando ha conosciuto lei tutto per lui è cambiato...
Desidera proteggere gli uomini e la loro diversità...
Eppure un senso di angoscia lo corrode.
-C'è qualcosa che non va?-chiede lei e lui sussulta. Dimentica spesso che lei non è così fragile come crede.
Il suono del suo sospiro deve essere giunto al suo orecchio sensibile.
Gli altri suoi sensi sono molto più sviluppati di quelli dei normali esseri umani, per sopperire alla cecità che l'affligge dalla nascita.
Altrimenti, come avrebbe fatto a vivere da sola e a gestire quel ristorante?
-Sarà veramente possibile il mio sogno?-mormora il dio. Quei momenti, sospesi in una atmosfera di sogno, gli sembrano dei cristalli pronti a infrangersi...
Ming Yue, cautamente, is avvicina ad un cespuglio di rosee peonie e, con delicatezza, ne stacca un fiore.
Shi Xing osserva, con stupore, i movimenti fluidi e leggiadri di lei. Come può una persona priva della vista, con il solo ausilio di un bastone, camminare e raggiungere il suo obiettivo?
Ma poi ricorda. Gli uomini, quando sono in condizioni di minorità, sono in grado di trarre risorse inaspettate.
E come hanno potuto gli dei considerare gli uomini inferiori a loro?
Sente Ming Yue che gli accosta la peonia all'orecchio e sussulta.
Gli piace il tocco delle sue dita delicate su di lui...
-Perché una peonia?-chiede.
-Ti porterà fortuna. Questo fiore è di buon auspicio.-sorride lei e i suoi occhi, pur privi di luce, paiono in quel momento brillare.
Shi Xing sorride mentre la mano sfiora il volto liscio di lei. Alla fine, anche senza l'aiuto di quel fiore, è stato fortunato...
La sua fortuna è lei.
-Ma tutti i miracoli si pagano.-mormora Shi Xing.
Non è riuscito a fare nulla per proteggere quella meravigliosa perla.
Ricorda ancora il corpo di lei decapitato dal suo maestro, in un atto di brutale pietà.
A Ming Yue è stato risparmiato il tormento
Eppure Tian Kui, con quell'assassinio, ha condannato il suo cuore all'infelicità perpetua.
Ming Yue è il simulacro del suo fallimento e i suoi occhi privi di luce rinnovellano una ferita che non cessa di creargli dolore.
I suoi sogni sono davvero destinati ad essere spazzati via, come i germogli di primavera da un'improvvisa gelata?
Oppure c'è qualche speranza che il vento del cambiamento possa soffiare anche in quelle lande sfortunate?
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